TERRAVIVA INTERNATIONAL DESIGN COMPETITION - MILANO DESIGN DISTRICT

Consorso di Idee

Oxymoron – An Ancient Modern

Progetto Finalista

Oxymoron – An Ancient Modern

Progettare una residenza senza conoscerne i clienti, è stata la prima vera sfida di questo progetto perché, a nostro avviso, la residenza, più di qualsiasi altro contenitore architettonico, deve rappresentare innanzitutto coloro che vivranno quotidianamente in quello spazio. Non avendo avuto l'opportunità di interagire con i futuri utenti, abbiamo sfruttato al massimo le poche informazioni ricevute (una o due persone sotto i 40 anni, attive nel campo del design o dell'architettura) e abbiamo iniziato riflettendo profondamente sulla morfologia dell'appartamento e del Quartiere Isola di Milano, con l'obiettivo di capire come valorizzare al meglio i locali senza tradire la loro natura originaria.

Abbiamo quindi studiato i grandi maestri Italiani dell'Architettura e del Design, in particolare coloro che hanno lasciato un segno indelebile a Milano: Piero Portaluppi, Gio Ponti, Luigi Caccia Dominioni, Gae Aulenti, Nanda Vigo, Anna Castelli Ferrieri, Joe Colombo, solo per citarne alcuni.

Le scelte progettuali sono nate dal desiderio di valorizzare il corridoio d'ingresso, di per sé piuttosto anonimo, e renderlo uno degli elementi principali della casa. Da qui è nata l'idea di creare un continuum tra il corridoio e il resto dell'appartamento, conferendo all'intero spazio un'identità morfologica e cromatica unitaria. In termini di layout, abbiamo deciso di spostare la cucina e di collocare la camera da letto nella zona più riservata dell'appartamento, esposta a sud-est.

Il nostro approccio progettuale ha voluto conferire allo spazio un carattere forte e distintivo, senza trascurare la funzionalità e la convivialità. A tal fine, abbiamo deciso di unire la cucina e il soggiorno in un unico spazio aperto, consentendone comunque la separazione tramite una parete pieghevole, che richiama il lavoro di Gio Ponti. Abbiamo inoltre integrato i moduli della cucina, un televisore, una piccola zona lavoro e una zona lavanderia in un grande mobile contenitore a parete, progettato per essere nascosto quando necessario. Sempre nell'ottica della flessibilità, il divano può essere parzialmente integrato nella parete attrezzata e trasformato in un letto singolo per gli ospiti.

Lo spazio aperto è quindi adattabile: può essere un luogo di ritrovo e socializzazione, oppure trasformarsi in un ufficio o in una stanza temporanea, se necessario. L'unica zona veramente privata rimane la camera da letto, dove abbiamo immaginato un letto rialzato con spazio di contenimento sottostante. La camera da letto è anche un luogo di privacy e benessere; per questo motivo, abbiamo immaginato una piccola area dedicata all'esercizio fisico o alla meditazione.

La maggior parte degli arredi è stata realizzata su misura, anche se abbiamo incluso alcuni pezzi di marchi di design leader (Cassina, Rimadesio, ecc.). Per l'illuminazione abbiamo optato per pezzi di Flos e Vibia.

Infine, in termini di scelta dei colori, il progetto è caratterizzato da due tonalità principali: un verde salvia intenso e un color pesca/terracotta. Il verde evoca la natura, la calma e la rigenerazione, creando ambienti eleganti e sobri, mentre il tono pesca trasmette calore, ospitalità e armonia.

Riteniamo che Oxymoron abbia interpretato il brief creando uno spazio con una forte identità, che fonde sapientemente tradizione e innovazione.

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